Opere abusive esistenti da molto tempo: va tutelato l'interesse del privato? PDF Stampa E-mail

Capitano alcuni casi in cui un'opera, costruita ed esistente da molti anni, sia in seguito resa oggetto di un'ordinanza di demolizione da parte del Comune perché considerata abusiva.

Il punto è verificare se in qualche modo il cittadino può essere tutelato, considerato proprio il lungo lasso di tempo trascorso (in disparte la questione circa l'effettiva abusività, tutta da verificare).

Il Consiglio di Stato sul punto ha manifestato anche di recente una posizione piuttoso equilibrata, che si pone in parziale contrasto con altri orientamenti, sopratutto dei Tar locali (tra cui anche quello di Milano), molto più intransigenti.

Il Consiglio di Stato ha affermato:

Secondo un orientamento giurisprudenziale, solo nel caso in cui, per il lungo lasso di tempo trascorso dalla commissione dell'abuso e per il protrarsi della inerzia dell'Amministrazione preposta alla vigilanza, si sia ingenerata una posizione di affidamento nel privato, si ravvisa un onere di congrua motivazione dell’ordine di demolizione dell’opera abusiva che, avuto riguardo anche alla entità e alla tipologia dell'abuso, indichi il pubblico interesse, evidentemente diverso da quello al ripristino della legalità, idoneo a giustificare il sacrificio del contrapposto interesse privato (CONSIGLIO DI STATO, SEZ. IV - sentenza 12 aprile 2011 n. 2266).

Lo spunto offerto dai Giudici di Palazzo Spada è decisamente interessante e da esso non si può prescindere nell'esaminare i singoli casi concreti.

28.07.2011

avv. Stefano Calvetti

 

STUDIO LEGALE CALVETTI

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